Cul de sac
7,2
1966
Regia: R.Polanski
Genere: Drammatico
CAST
Donald Pleasence
Francoise Dorleac
Lionel Stander
Jack MacGowran
Ian Quarrier
Geoffrey Summer
Marie Kean
Renee Houston
William Franklyn
Robert Dorning
Trevor Delaney
Jacqueline Bisset
CUL-DE-SAC
Anno 1966
Durata 111
Origine GRAN BRETAGNA
Colore B/N
Genere DRAMMATICO
Specifiche tecniche PANORAMICA BIANCO E NERO
Produzione GENE GUTOWSKI
Distribuzione COLUMBIA - CIAK VIDEO
Vietato 14
Regia
Roman Polanski
Attori
Donald Pleasence George Il Marito
Francoise Dorleac Teresa
Lionel Stander Gangster Dick
Jack MacGowran Albie Sec. Gangster
Ian Quarrier Christopher
Geoffrey Summer Padre Di Chrisotpher
Marie Kean
Renee Houston Madre Di Christopher
William Franklyn Cecil
Robert Dorning Fairweather
Trevor Delaney Il Bambino
Jacqueline Bisset Amica Di Cecil
Soggetto
Roman Polanski
Gérard Brach
Sceneggiatura
Roman Polanski
Gérard Brach
Fotografia
Gilbert Taylor
Musiche
Krzysztof Komeda (Komeda)
Montaggio
Alastair McIntyre
Scenografia
Voytek
Effetti
Bowie Films Ltd.
Trama Giorgio, un industriale di mezza età, dopo il divorzio dalla moglie Agnese ha venduto la sua fabbrica e, acquistato un vecchio castello isolato, vi si è trasferito con la sua giovane seconda moglie Teresa. Giorgio gode della tranquillità del luogo, mentre Teresa trova sfogo alla sua noia intessendo furtivi amori con occasionali visitatori del castello. Un giorno giungono nel maniero due malviventi inseguiti dalla polizia: Alberto, che muore poco dopo in seguito alle ferite riportate in uno scontro a fuoco, e Riccardo, un brutale gigante che si istalla da padrone nella casa di Giorgio. Le reazioni dei due coniugi ai soprusi del bandito sono opposte: l'uomo cerca soltanto di salvare la pelle; la donna, invece, disgustata dal pavido atteggiamento del marito, sembra attratta dalla rozza vitalità di Riccardo. Allorchè il bandito decide di abbandonare il castello, Teresa, delusa dall'indifferenza dimostrata da questi nei suoi confronti, istiga Giorgio a ucciderlo. Il bandito cade sotto i colpi di fucile di Giorgio, il quale si illude di aver riconquistato con questo atto la sua dignità di uomo e l'amore di Teresa. Ma la donna fuggirà nella stessa giornata con un aitante play-boy, lasciando il povero Giorgio in una solitudine senza scampo.
Note - PREMI: ORSO D'ORO AL FESTIVAL DI BERLINO 1966
- PREMIO DELLA CRITICA ITALIANA ALLA MOSTRA D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA 1966.