Il gattopardo
8,0
1963
Regia: L.Visconti
Genere: Drammatico
Genere: Guerra
CAST
Burt Lancaster
Alain Delon
Claudia Cardinale
Rina Morelli
Paolo Stoppa
Romolo Valli
Lucilla Morlacchi
Ottavia Piccolo
Pierre Clémenti
Carlo Valenzano
Serge Reggiani
Terence Hill
Leslie French
Giuliano Gemma
Ivo Garrani
Lou Castel
Ida Galli
Olimpia Cavalli
Lola Braccini
Giovanni Melisenda
Brock Fuller
Carlo Palmucci
Stelvio Rosi
Marcella Rovena
Valerio Ruggeri
Vanni Materassi
Augusto Pescarini
Carlo Lolli
Giuseppe Stagnitti
Franco Gulà
Carmelo Artale
Rosolino Bua
Halina Zalewska
Vittorio Duse
Tina Lattanzi
Winni Riva
Maurizio Merli
Dante Posani
Marino Masé
Rina De Liguoro
Howard W. Rubien
Anna Maria Bottini
Anna Maria Surdo
IL GATTOPARDO
Anno 1963
Altri titoli THE LEOPARD
LE GUEPARD
Durata 205
Origine FRANCIA, ITALIA
Colore C
Genere DRAMMATICO, GUERRA
Specifiche tecniche TECHNIRAMA-TECHNICOLOR
Tratto da DAL ROMANZO OMONIMO DI GIUSEPPE TOMASI DI LAMPEDUSA
Produzione TITANUS (ROMA), S.N. PATHE' CINEMA, S.C.G. (PARIGI)
Distribuzione TITANUS - CREAZIONI HOME VIDEO, MONDADORI VIDEO, DE AGOSTINI, L' UNITA' VIDEO (IL GRANDE CINEMA)- MEDUSA DVD ( 2001)
Musiche da VALZER INEDITO DI GIUSEPPE VERDI - MUSICHE DIRETTE DA FRANCO FERRARA.
Regia
Luchino Visconti
Attori
Burt Lancaster Don Fabrizio, Principe Di Salina
Alain Delon Tancredi, Nipote Del Principe
Claudia Cardinale Angelica Sedara
Rina Morelli Maria Stella, Moglie Del Principe
Paolo Stoppa Don Calogero Sedara
Romolo Valli Padre Pirrone
Lucilla Morlacchi Concetta
Ottavia Piccolo Caterina
Pierre Clémenti Francesco Paolo
Carlo Valenzano Paolo
Serge Reggiani Don Francisco Ciccio Tumeo
Terence Hill Conte Cavriaghi
Leslie French Chevalley
Giuliano Gemma Generale Dei Garibaldini
Ivo Garrani Generale Pallavicino
Rina De Liguoro Principessa Di Presicce
Howard W. Rubien Don Diego
Lou Castel Ospite Del Party
Ida Galli Caterina
Olimpia Cavalli Mariannina
Anna Maria Bottini M.Lle Dombreuil, Governante
Lola Braccini Donna Margherita
Giovanni Melisenda Don Onofrio Rotolo
Brock Fuller Piccolo Principe
Carlo Palmucci
Stelvio Rosi
Anna Maria Surdo
Marcella Rovena
Valerio Ruggeri
Vanni Materassi
Augusto Pescarini
Carlo Lolli
Giuseppe Stagnitti
Franco Gulà
Carmelo Artale
Rosalino Bua
Halina Zalewska
Vittorio Duse
Tina Lattanzi
Winni Riva
Maurizio Merli
Dante Posani
Marino Masé Il Tutore
Soggetto
Giuseppe Tomasi Di Lampedusa
Sceneggiatura
Enrico Medioli
Suso Cecchi d'Amico
Pasquale Festa Campanile
Massimo Franciosa
Luchino Visconti
Fotografia
Giuseppe Rotunno
Musiche
Nino Rota
Montaggio
Mario Serandrei
Scenografia
Mario Garbuglia
Costumi
Piero Tosi
Trama 1860, Garibaldi con le sue camicie rosse invadeva la Sicilia. Nonostante lo sconvolgimento politico l'aristocratico Don Fabrizio, Principe di Salina compie egualmente con la sua famiglia il viaggio annuale verso la residenza di campagna di Donnafugata. Qui il Principe viene a sapere da Padre Pirrone che Concetta, sua figlia, ama Tancredi il nipote prediletto di Don Fabrizio. Ma le speranze di Concetta sfioriscono rapidamente quando appare la figlia del Sindaco, Angelica Sedara. Don Fabrizio si rende conto che questo connubio tra la nuova borghesia e la declinante aristocrazia è uno dei mutamenti che deve essere accettato. Questa intesa verrà consacrata durante un grandioso ballo al termine del quale il principe si allontana meditando, sul significato dei nuovi eventi che richiamano la sua attenzione ad un sofferto bilancio della propria vita.
Note - BALLI COREOGRAFATI DA ALBERTO TESTA.
- TERENCE HILL E' ACCREDITATO COME MARIO GIROTTI.
- PALMA D'ORO AL FESTIVAL DI CANNES1963 - DAVID DI DONATELLO 1963 PER MIGLIORE PRODUTTORE A GOFFREDO LOMBARDO - NASTRO D'ARGENTO 1964 PER MIGLIOR FOTOGRAFIA E SCENOGRAFIA - PREMIO FELTRINELLI DELL' ACCADEMIA DEI LINCEI A LUCHINO VISCONTI.
Critica "[...] Solo Visconti, comunista e aristocratico, poteva con tanta sottigliezza dosare il grado di scetticismo e di poetica nostalgia del principe di fronte alle questioni sociali e politiche dell'epoca [...]. E' il film di Visconti più equilibrato, più misurato, più puro e più accurato [...]". (Alberto Moravia, "L'Espresso", 7/4/1963)